val Campei (Campiglio)
Ogni volta che lo riterrai opportuno,
accendi un sogno e lascialo bruciare per te.
(William Shakespeare)
Giro breve e divertente sopra Valvestino Maderno all’ombra del monte Pizzoccolo e il monte Pracalvis lungo la val di Campei.
Con l’itinerario proposto ci inoltriamo in una valle poco conosciuta a due colpi di pedale dalla riva del lago di Garda.
Una valle degna di nota a livello naturalistico e anche per la salita tosta da fare in sella alla nostra amata mountainbike.
Dopo la salita per Gaino e Camerate, si percorre la valle a fianco del torrente Rilo fin su al rifugio Giuseppe Granata, detto Campei
de Sima (che in dialetto Bresciano significa cima Campiglio).
Un tour in MTB bello e entusiasmante. La discesa da Campiglio di cima a Campiglio di fondo è molto variegato, il primo tratto è
lievemente impegnativo ma non difficile, la seconda parte invece è molto scorrevole su una larga mulattiera. Da Campiglio di fondo
il sentiero prosegue con saliscendi non troppo tecnici.
ADATTO per EBIKE , ottimo avere l'aiuto del motore nel secondo tratto di dura salita cementata! la discesa è lievemente tecnica nel primo tratto poi diventa molto piu facile.
luoghi attraversati: Toscolano Maderno, Gaino, Camerate, valle di Campiglio, ponte del Rilo, passo della Fobbiola, campiglio di cima, rifugio Giuseppe Granata, chiesa della Madonna della neve, Forcella Campei, sentiero dell’unità nazionale, malga Campiglio di fondo, Persenio, valle delle cartiere.
distanza: 29km
dislivello: 1300mt
difficoltà: media
ciclabilità: 99%
vedi tutti i dati
Luogo partenza-arrivo | Toscolano Maderno |
Distanza | 29 Km |
Altitudine | minima: 73 mt - massima: 1042 mt |
Dislivello: | 1300 metri |
Durata: | 4 ore |
Difficoltà: | media |
Tecnica: | facile-media |
Ciclabilità: | salita 100%, discesa 98% |
Fondo: | asfalto 30%, sterrato 40%, sentiero 30% |
Percorribilità: | tutto l'anno |
Sentieri: | 20, 2, 3, 22 |
descrizione dettagliata
Luogo di partenza e arrivo: Toscolano Maderno, per vedere il puogo di partenza
CLICCA QUA
Toscolano – Campei de sima:
Partenza dal parcheggio di via Ugo Foscolo
PIC1,
ci dirigiamo al centro di Toscolano svoltando a destra sulla Gardesana occidentale, superato il ponte si svolta a sinistra,
PIC2
si oltrepassa il comune e si comincia a salire verso Gaino
PIC3.
Dopo due tornanti teniamo la sinistra
PIC4
e proseguiamo in salita fino alla piana di Gaino, alla curva saliamo a sinistra
PIC5
verso il centro storico che attraversiamo
PIC6
PIC7
fino a giungere sul lato opposto dove troviamo ina capelletta e andiamo a destra
PIC8
e percorriamo via Camerate, una strada asfaltata tra gli ulivi che a breve lascia spazio ad una sterrata e la vista sulla
valle delle cartiere.
Raggiunta dopo alcuni saliscendi la località Camerate oltrepassiamo il fiume Toscolano sul ponte di ferro
PIC9
e cominciamo a salire verso passo Spino.
Oltrepassato l’agriturismo San Lorenzo si prosegue sempre in salita per 500 metri circa fino al bivio dove andiamo a destra
PIC10
ed iniziamo ad addentrarci nella valle di Campiglio (val Campei) lungo la sterrata che all’inizio presenta dei saliscendi,
attraversiamo una zona doe si trovano alcune interessanti formazioni rocciose e piccole grotte di erosione poi, passati sull’altra sponda
del fiume, la carrareccia inizia a salire con pendenze degne di nota in mezzo a boschetti di larici.
Oltrepassato il secondo ponte (ponte del Rilo) proseguiamo a destra
PIC11
sulla ripida cementata con pendenze molto impegnative che con tornanti ci porta in alto fin su all’incrocio dove si va a destra
PIC12,
il mio consiglio è quello di proseguire diritti fino al vicino passo della Fiobbiola e poi ritornare a questo incrocio
per salire verso il rifugio.
Dopo 200 metri raggiungiamo il bellissimo prato di Capei de Sima dove si trova il rifugio Giuseppe Granata
gestito dagli Alpini e la chiesa della Madonna della neve
Nota: il rifugio è gestito da volontari alpini ed è aperto nei week end estivi.
Campei di sima – Campei de font:
Prepariamoci per la discesa, pedaliamo oltre la chiesina in direzione nord PIC13 su un sentiero pianeggiante che ci porta alla forcella Campei, 1040 mslm, prendiamo il sentiero 22 a destra PIC14 (detto sentiero dell’unità nazionale) che scende lungo la costa dei prati inizialmente con un paio di passaggi lievemente tecnici per poi inoltrarsi nel bosco dove la discesa diventa una larga mulattiera scorrevole (fate attenzione ai rami e alle buche create dai cinghiali) fino a giungere alla malga Campiglio di fondo (in dialetto Bresciano Campei de font).
Campei de font – Val Campei:
Ora abbiamo due possibilità, la prima è scendere percorrendo la sterrata fino a congiungerci alla salita fatta in precedenza, e
quindi ripercorrere l’itinerario a ritroso fino alla partenza, oppure proseguire con il percorso descritto di seguito:
A sinistra, poco sopra la strada che scende a valle troviamo un ampio sentiero (sentiero dei cùei)
PIC15
che si addentra nella valle, dopo pochi metri teniamo il sentiero basso a destra
PIC16
la via si stringe a single track e attraversa 4 vallette con alcuni saliscendi non impegnativi fino a giungere ad un bivio con i cartelli
indicativi dove proseguiamo a sinistra
PIC17
lungo il sentiero che corre di traverso nei boschi (il sentiero a destra che scende arriva sempre a valle sulla strada fatta in salita).
Purtroppo all'imbocco a sinistra del sentiero qualcuno ha pensato di sbarrare il passaggio con degli alberi abbattuti, potete scavalcare il blocco passando sopra nel boschetto, il sentiero è percorribile e percorribile, segnalato e marcato CAI numero 22.
Il single track molto divertente passa a fianco della grotta Cùel de Fiorese (un cartello informativo lo segnala) e
attraversa altre due vallette per poi nella parte finale scendere passando per cùel del Mancio e passa a fianco del
roccolo casin dei preti fino a giungere ad una vecchia sterrata militare abbandonata.
Scendiamo a destra
PIC18
e velocemente ci ritroviamo sulla strada fatta durante la salita.
Cùei e Cùel: cùel in dialetto Bresciano significa Covolo, ovvero cavità naturale o grotta, sono una tipica formazione della Valvestino e presenti in abbondanza nella val Campei.
Famosa è la Cùel Zanzanù, deve il suo nome al noto bandito Gardesano del XVI-XVII secolo, Giovanni Beatrice soprannominato Zanzanù che la utilizzava come rifugio. Situata nella valle Droadello veniva utilizzata come rifugio dai banditi che grazie alla posizione potevano stare al riparo e permetteva il controllo sulla sottostante strada del Droanello con la possibilità di fuga in caso di visite indesiderate.
Cùei: è il plurale di Cùel, ovvero covoli, grotte.
Val Campei - Toscolano
Raggiunta la strada fatta in salita torniamo indietro svoltando a sinistra
PIC19
e percorriamo la discesa fatta precedentemente a ritroso fino a Gaino,n prossimità del paese teniamo la destra
PIC20
fino a giungere di nuovo alla santella.
Il percoso di seguito descritto ora ci farà scendere verso la valle delle cartiere percorrendo stradine e sterrate:
Alla santella andiamo a sinistra
PIC21
e poi subito a destra in via Donatello
PIC22.
Al finire della strada prendiamo la sterrata a sinistra
PIC23,
percorriamo un brevo tratto in piano e scendiamo a destra
PIC24
, successivamente alla casa ancora a destra in discesa
PIC25
e poi al successivo incrocio pieghiamo nettamente a destra
PIC26
lungo la sterrata che scende nella valle delle cartiere.
Raggiunta la valle andiamo a sinistra
PIC27
e dopo alcune gallerie raggiungiamo il municipio incontrato all'andata e da qui andiamo al punto della nostra partenza.
galleria fotografica
come arrivare
Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Brescia Est, proseguiamo sulla superstrada in direzione Salò, dopo le gallerie sempre diritti sulla Gardesana occidentale SS45BIS fino a Toscolano Maderno dove svoltiamo a destra in via Ugo Foscolo.