Monte baldo tour cima telegrafo 2200
Quando uomini e montagne si incontrano,
grandi cose accadono.
William Blake
Monte Baldo, ovvero da Torri del Benaco a cima Telegrafo 2200
Conquistare le vette del monte Baldo è una sfida epica che non va affrontata con leggerezza, visto da sotto può sembrare piuttosto semplice ma
in realtà serve una buona costanza ed allenamento, ricordiamoci che si parte da 75 metri e si raggiunge 2200 metri, conti alla mano più di 2100
metri di dislivello ma grazie a qualche su e giù il dislivello totale è 2400 metri.
La partenza è da Torri del Benaco e dopo aver attraversato diversi paesi lungo la salita da Prada inizia la strada militare che porta fin su
al rifugio Fiori del baldo, da questo rifugio è possibile proseguire fino alla cima o tornare indietro accorciando di 3 ore il tour.
Il ritorno è per buona parte su single track e la parte finale su strada.
NOTA: E' possibile accorciare il percorso ed il dislivello partendo ed arrivando da San Zeno in montagna, o accorciarlo ulteriormente con partenza - arrivo da Prada o ancora piu corto partendo ed arrivando dal parcheggio due pozze.
perché facciamo certe imprese con la mountain bike? A volte mentre pedali per un’attimo ti chiedi “ma chi me lo fa fare” ma questo non è sufficiente a fermarti e prosegui con fatica cercando di raggiungere l’obiettivo ambizioso che solo un epic tour può darti.
Diciamoci la verità, a volte si esce per allenarsi e fare "la gamba" con lo scopo di poi poter fare queste epic tour.... ma poi ripensandoci non è vero, tutte le uscite sono un divertimento.
NON consigliato per EBIKE a causa della lunga salita che mette a dura prova la durata della batteria e del tratto con bike a spalla dell'ultimo breve tratto. Fattibile se avete la seconda batteria.
luoghi attraversati: Torri del Benaco, Albisano, san Zeno di montagna, Lumini, Prada Bassa, Due Pozze, Forte di Naole, Rifugio Fiori del Baldo, Bocchetta del Coal Santo, Passo del Camino, Rigugio Telegrafo G. Barana, cima Telegrafo, chiesa Madonna della neve, Prada, chiesa San Bartolomeo.
distanza: 57km
dislivello: 2500mt
difficoltà: molto alta
ciclabilità: 90%
vedi tutti i dati
Distanza | 57 Km |
Altitudine | minima: 63 mt - massima: 2181 mt |
Dislivello: | 2500 metri |
Durata: | 7-9 ore |
Difficoltà: | molto alta |
Tecnica: | media |
Ciclabilità: | 90% |
Fondo: | asfalto 50%, sterrato 20%, sentiero 30% |
Percorribilità: | aprile - ottobre |
Sentieri: | 51, 656, 655, 36 |
descrizione dettagliata
Luogo di partenza e arrivo:Torri del Benaco, VRper vedere il puogo di partenza
CLICCA QUA
Torri del Benaco – San Zeno in montagna:
A Torri del Benaco ci dirigiamo nel centro per acquistare le provviste,
trovo un negozietto ben fornito per acquistare pane, bresaola ed una bevanda isotonica, carico lo zaino per bene, ora è veramente pieno e sono pronto per l’avventura che mi aspetta.
Ci dirigiamo verso il centro pedalando lentamente perché i pedoni non vengano disturbati dal nostro passaggio, di mattino buon ora non
c’è grande movimento, dalla chiesa saliamo al semaforo della gardesana per proseguire diritti in salita in direzione Albisano
PIC1
, manteniamo sempre la strada principale e dopo diversi tornanti abbiamo già guadagnato quota e la vista sul lago comincia ad essere
spettacolare.
Alla rotonda andiamo a sinistra verso il centro di Albisano
PIC2
lo attraverso per proseguire sulla strada principale, dopo alcuni tornanti tra la vegetazione bassa raggiungiamo un incrocio dove si svolta
a sinistra
PIC3
e dopo quattro tornanti si raggiunge il paese di San Zeno in montagna.
San Zeno – Prada:
Poco prima della piazzetta si va a destra lungo via pineta Sperane
PIC4
, una ripida salita che ci porta all’omonima pineta dove si trova un parco avventura e un bar, proseguiamo in discesa, al bivio andiamo a
sinistra e percorsa una strada in lieve discesa si raggiunge il paese di Lumini, un piccolo Borgo adagiato in una dolce
valle.
Entrati nel centro e raggiunta la piazzetta svoltiamo a sinistra
PIC5
e poco dopo, allo stop ancora a sinistra
PIC6
lungo la strada che corre in mezzo a prati e cascine (sentiero 51).
Dopo 2 km circa incrociamo la strada che proviene da San Zeno, proseguiamo in salita a destra lungo la SP9
PIC7
, la strada, all’inizio a tornanti diventa successivamente rettilinea ma sempre in salita fino a giungere a Prada.
Prada – parcheggio due pozze:
Appena scollinati, poco prima dell’albergo cacciatore andiamo sulla stretta salita asfaltata a destra (via strada per Naole). PIC8 Una bella strada asfaltata ci porta pian piano sempre più in alto percorrendo tratti nei boschi e tratti in mezzo ai prati con baite sparse lungo il tracciato.
Durante l’ascesa da Prada al parcheggio mi chiedo perché mai rovinare una così bella salita asfaltandola, più avanti mi rimangerò la parola……
dopo aver superato zone a prato e boschi raggiungiamo il parcheggio delle auto in località due pozze.
Parcheggio due pozze – fortino di Naole:
In fondo al parcheggio parte una cementata PIC9 , percorsi 400 metri teniamo la destra dove il fondo cementato si trasforma in mulattiera piuttosto dura da percorrere a causa della pendenza ma soprattutto dal fondo incostante.
È qua dove mi rimangio la parola, ho ancora diversi metri di dislivello da coprire in salita su una sterrata piuttosto sassosa, il sedere reso piatto dal lungo tratto liscio ora viene martoriato ad ogni sobbalzo.
La strada che sale è una vecchia via militare, al centro c’è ancora la sassaia della mulattiera ben conservata, pedalo sui bordi cercando di rimanere sui tratti più lisci possibile. Faccenda da bikers tosti….
Usciti dal bosco si incontra sulla destra un muro di pietra al termine del quale andiamo a destra
PIC10
, scolliniamo e proseguiamo lungo la bellissima valletta che sale verso il forte di Naole. Questo luogo è un piccolo
paradiso a 1800 metri di altitudine, una piccola conca con uno stagno e poco più in alto il fortino a dominare e controllare l’intera area.
Saliamo lungo la sterrata che passa a fianco di una malga (richiudiamo i cancelli ed i recinti dietro di noi) e poco dopo raggiungiamo il
fortino ora trasformato in centrale con ripetitori radio.
Il fortino non è qua per caso, da qua si ha una vista a 360 gradi lungo la val d’adige.
Forte di Naole – rifugio fiori del Baldo:
A sinistra del fortino, dietro il muro parte un sentiero
PIC11
che scende lievemente
PIC12
fino a congiungersi al sentiero 656 che proviene da Ferrara di Monte Baldo e Malga Valfredda, andiamo a sinistra in salita
PIC13
e proseguiamo lungo lo spartiacque per poi proseguire poco sotto di esso sul lato del lago lungo un sentiero (segnavia 658) che corre
parallelo alla sterrata fino a raggiungere con faticose pedalate il rifugio fiori del Baldo.
Da questo punto possiamo decidere se tornare indietro o proseguire.
Se decidete di raggiungere la cima telegrafo tenete conto di altre 3 ore tra andata e ritorno, se invece decidete di tornare saltate il
prossimo paragrafo.
Rifugio fiori del Baldo – Monte telegrafo e ritorno:
Prendiamo la salita piuttosto ripida di fronte al rifugio
PIC14
che ci darà filo da torcere visto i chilometri che abbiamo nelle gambe, la sterrata gira intorno al primo “panettone” del Baldo e dopo una
lieve discesa arriva alla bocchetta del coal santo (1978 metri)
PIC15
e riprende a salire sul sentiero 658 con tornanti fino al passo del camino (2121 mt di altitudine)
PIC16
.
Dall’altro lato del passo scendiamo lungo la sterrata sassosa che poi prosegue in costa, il tratto è abbastanza esposto con dirupi, vallette
e grossi massi ma non è pericoloso perché il sentiero è abbastanza largo, allo svincolo NON seguite il sentiero 658 che prosegue a sinistra
(che è per escursionisti esperti con tratti a strapiombo e funi di sicurezza) ma proseguite diritti e dopo 300 metri salire a sinistra
PIC17
dove spallando o spingendo la bike raggiungiamo il passo e poco sotto il Rifugio Telegrafo G. Barana.
Poco prima di giungere al rifugio andiamo a destra
PIC18
e facciamo l’ultimo sforzo spingendo la bike ed arrivare alla cima telegrafo punto più alto del nostro megatour a 2200 metri
sul livello del Mare e inizio della Riserva Naturale Integrale Lastoni Selva Pezzi.
Abbiamo raggiunto la nostra meta con fatica e soddisfazione, dopo una puntatina al rifugio Telegrafo possiamo ritornare al rifugio fiori
del Baldo ripercorrendo a ritroso la medesima strada dell’andata.
Rifugio fiori del Baldo – Prada.:
Dal rifugio dei fiori proseguiamo in discesa sulla sterrata, o se preferite percorrendo il sentiero che corre parallelo poco sopra fatto all’andata fino a ricongiungersi alla sterrata poco prima del bivio che porta al fortino di Naole. Poco dopo il bivio a destra parte il sentiero n° 655 PIC19 che percorriamo, il primo tratto si trova in mezzo al bosco, quasi totalmente da fare in sella con tornantini, poi attraversa un ampio prato fino alla chiesetta della Madonna della neve. PIC20 Dalla chiesetta scendiamo 100 metri, andiamo a sinistra PIC21 passando a fianco di una casa su sterrata e dopo 200 metri scendiamo lungo il sentiero a destra PIC22 , il sentiero si ricongiunge alla sterrata più a valle PIC23 e percorsi altri 200 metri abbandoniamo nuovamente la sterrata andando ancora a destra PIC24 lungo un single track (sent. 655) che ci porta verso una valletta ed un bosco. Attraversato un prato su sentiero pieghiamo a destra, proseguiamo oltre la sbarra PIC25 e piu avanti a sinistra lungo una sterrata che ci porta alla case di Prada. Raggiunto l’asfalto andiamo a sinistra PIC26 e successivamente a destra PIC27 fino allo stop.
Prada – Torri del Benaco:
Scendiamo a sinistra sulla SP9
PIC28
per 3 km su asfalto. Raggiunto l’agriturismo “alla palazzina” andiamo il lieve salita a destra
PIC29
fino a giungere alla chiesina di San Bartolomeo
PIC30
.
Qua troviamo diversi sentieri, noi prendiamo quello più a sinistra
PIC31
PIC32
che scende parallelo alla tenuta Cervi (Sentiero 36) un lungo single track a tratti impegnativo che corre parallelo alla
recinzione della riserva per diversi chilometri.
Raggiunta una sterrata in località la cà proseguiamo diritti
PIC33
e oltrepassato l’ingresso della riserva e un ponticello sul torrente ci
congiungiamo con la strada dove proseguiamo diritti
PIC34
fino a ritrovare san Zeno di Montagna.
Da qua torniamo a Torri del Benaco ripercorrendo l’asfalto fatto all’andata tagliando di tanto in tanto la strada prendendo la mulattiera.
galleria fotografica
come arrivare
Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Peschiera del Garda, proseguiamo in direzione
Lazise - Torri del Benaco.
Raggiunto il paese potete trovare parcheggi sul lugolago oltre il centro o nelle viette interne sulla montagna.
info utili
Se siete in vacanza sull’altra sponda del lago potete raggiungere Torri del Benaco prendendo il traghetto a Toscolano Maderno.
Prendete il primo traghetto che parte, a tal proposito consultate il
sito navigazione Garda
per vedere orari e prezzi.
Io ho preso il traghetto delle 8.00 e con 8 euro ho portato la mia bike dall’altra sponda.
Durante il viaggio possiamo sgranocchiare qualche cosa e consultare le cartine per l’ultimo ripasso.
A proposito, carta Kompass n 129 1:25000 è ottima per la spedizione, la trovate anche in versione plastificata presso i vari giornalai del
Garda.
Link:
Tenuta cervi: link
Rifugio fiori del Baldo: link
Rifugio telegrafo: link
Riseva Lastoni: link