Dogana della valvestino
tra storia e leggenda
La farfalla non conta i mesi, ma i momenti.
E ha tempo a sufficienza.
Rabindranath Tagore
Valvestino: l’antica dogana austriaca sommersa che riemerge dalle acque della diga.
La dogana:
La dogana di Lignago, costruita nel XIX secolo, serviva per controllare il passaggio delle merci tra l’Italia e L’impero Austro-Ungarico.
L’area della Valvestino era territorio Austro-Ungarico fino alla prima guerra mondiale, dopo il conflitto fu annessa prima alla provincia di
Trento e poi nella metà degli anni trenta del secolo scorso “ceduta” alla provincia di Brescia.
Con la fine della guerra e delle ostilità, fu prima dismessa e poi sommersa dai milioni di metri cubi di acqua del lago artificiale.
Da tanti è comunemente conosciuta anche come “castello”, per via delle sue forme e le sue guglie che in realtà sono solo i segni dell'erosione del tempo
(e dell'acqua).
La diga:
Realizzata nei primi anni '60 il bacino raccoglie le acque del fiume Toscolano (il medesimo fiume utilizzato piu a valle in passato nella
valle delle cartiere
) e il torrente Droanello.
Realizzata in località Ponte Cola venne ultimata nel 1962, lo sbarramento lungo 282 metri e alto 124, ha una capacità di 52 milioni di metri cubi.
Una condotta sotterranea porta l’acqua del bacino alla centrale elettrica di Gargnano, in località San Giacomo a più di 5 Km di
distanza e produce mediamente di 79,8 Gwh all’anno.
L’invaso non viene mai utilizzato fino al suo culmine e quando le piogge mancano per parecchio tempo, l’invaso diminuisce di livello di alcuni metri e lascia
riaffiorare la dogana. Evento raro che capita solo in situazioni di lunghi periodi di siccità.
Come vederla:
E’ possibile vedere la dogana solo quando le acque del bacino scendono per manutenzione oppure dopo lunghi periodi di siccità, evento che può capitare raramente. Comunque, anche se la diga non è visibile, il tour è di grande pregio e offre panorami meravigliosi.
Dal paese di Gargnano ci immettiamo sulla SP 9 che sale verso Navazzo, questo tratto di strada propone scorci panoramici mozzafiato.
Raggiunto l’incrocio di Navazzo proseguiamo a sinistra seguendo le indicazioni Valvestino Capovalle.
Percorsi pochi chilometri ci addentriamo nella valle, passando dal tipico paesaggio mediterraneo del lago di Garda con ulivi e cipressi ad uno montano con Pini, Abeti e
l’aria più frizzante.
Raggiungiamo dopo 13 Km da Gargnano il primo ponte e dopo 200 metri la diga di ponte Cola dove ci ruba una sosta per ammirarla.
Proseguiamo sulla tortuosa strada che risale la valle affiancando il bacino artificiale con il suo colore azzurro intenso e le gole che sembrano dei piccoli fiordi.
Fate attenzione alle numerose moto che passano da queste parti, la strada della Valvestino, che collega il lago d’Idro con il lago di Garda è molto conosciuta proprio per la sua bellezza e frequentata dai motociclisti.
Raggiungiamo il secondo ponte, molto scenografico, anche qua consiglio una sosta ed ammirare il lago ed il “fiordo” che entra nella valle della Costa.
Da questo ponte, dal lato sinistro e guardando a monte è possibile vedere la Dogana.
Proseguite per 600 metri, contate gli spiazzi a sinistra ed al sesto (con il parapetto in legno) fermatevi, da questo punto potete vedere sotto di voi la dogana da una
posizione piu vicina e ottimale.
Se desiderate proseguire lungo la meravigliosa valle, consiglio di andare a Cima Rest, (altri 24 Km) qui si possono ammirare i tipici fienili con il tetto in paglia, una la peculiarità particolare di questa zona, oggi trasformati in suggestive strutture ricettive, all’interno di una di esse si trova un bar ristorante silenzioso e tranquillo.
video
Dogana di Valvestino
la DOGANA di Lignago che emerge dalla acque della diga
guarda il videocanale youtube
come arrivare
Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Brescia Est, proseguiamo sulla superstrada in direzione Salò, dopo le gallerie sempre diritti sulla Gardesana occidentale SS45BIS fino a Gargnano, quando la strada inizia a salire svoltare a sinistra sulla SP9 che percorriamo per 8 km fino a Navazzo, al bivio a sinistra in direzione Valvestino-Capovalle dove raggiungiamo la diga dopo 13 Km da Gargnano.
galleria fotografica
Valvestino, tra storia e leggenda:
La Valvestino è la terra tra due laghi con il lago di Garda a sud ed il lago d’Idro a nord, in Val Sabbia.
Il nome Valvestino deriva dai monti Vesta e Stino, che delimitano la valle ad occidente.
All’interno del territorio troviamo i paesi di Armo, Bollone, Cadria, Moerna, Magasa, Persone e Turano.
Territorio Austo-Ungarico fino alla prima guerra mondiale, passò poi al trentino e successivamente, negli anni trenta del secolo scorso, fu annesso alla provincia di Brescia.
Leggenda narra che il primo contadino che abitò la zona, alla sua morte donò ai suoi sette figli tutto i quello che possedeva, la terra.
...."Io devo lasciarvi e, non avendo alcuna ricchezza colla quale ricompensarvi, vi do questa valle a condizione che vi separiate e andiate a costruirvi una casa in sette luoghi differenti e in modo che uscendo il fumo dal comignolo di una non lo si veda dalla finestra delle altre sei".
Ecco che nascono quindi i sette borghi: Armo, Bollone, Cadria, Moerna, Magasa, Persone e Turano fondati da sette fratelli i quali, non essendo i buoni rapporti, si sparsero per la valle senza mai più vedersi. Fa eccezione Moerna, il paese posto più in alto, da dove il fratello più furbo poteva spiare gli altri senza essere visto da nessuno.
link portale VisitValvestino: Link
Wikipedia Valvestino: Link